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L'armadietto perfetto

 L’ARMADIETTO PERFETTO

 

Orsacchietto era un armadietto tutto perfetto. Era felice perché era tutto d’un pezzo. Piaceva ai bambini perché aveva la forma di un orsetto; era stato decorato da alcuni bambini un po’ biricchini che lo riempivano di oggettini. I bambini avevano incollato di tutto sull’orsacchietto: disegnini su fogli di carta, gomme per cancellare decorate, pezzi di vetro scritti con i pennarelli, batuffoli di cotone, carta di alluminio ritagliata con forme geometriche, gessetti colorati, elastici di tanti colori. Orsacchietto per loro era proprio perfetto! Un giorno Carletto, un bambinetto, chiese alla sorella Mariella: “Quanti materiali comprende questo armadietto? Davvero è tutto perfetto?”. I due fratelli decisero di fare degli esperimenti. Riempirono una bacinella di acqua e, con un bicchiere, la provarono sui vari materiali di Orsacchietto. La parte in legno dell’armadietto assorbiva l’acqua, rimaneva rigida e dura e sembrava perfetta. Non tutti i materiali rispondevano allo stesso modo, i fogli di carta cambiarono forma diventando morbidi e fragili, le gomme iniziarono ad essere impregnate e non riuscivano più a cancellare, i pezzi di vetro rimasero rigidi e duri, l’acqua scivolava e non li modificava, i batuffoli di cotone diventarono ancora più morbidi, la carta di alluminio diventò sempre più elastica, i gessetti rimasero rigidi, ma i loro colori si sbiadirono, infine gli elastici non subivano mutazioni e mantenevano il loro colore.. Terminati gli esperimenti con l’acqua, i bambini manipolarono i vari oggettini accorgendosi che alcuni rimanevano sempre rigidi e immodificabili come l’armadietto perfetto, altri si lasciavano modificare e cambiavano la loro forma come i fogli di carta, altri ancora si lasciavano modificare e poi tornavano ad assumere la forma che avevano prima. Manipolando gli oggetti incollati sull’armadietto perfetto Carletto si accorse che essi possono essere divisi in morbidi, duri, elastici e fragili. Da quel giorno Mariella decise di chiamare ogni oggetto con la caratteristica del suo materiale. Il legnetto duretto, il disegnino fragilino, la gommina morbidina, ecc.

 

 

 

 

Domande:

  • Quale oggetto era sempre perfetto? Perché?
  • Quale materiale, se bagnato, diventava morbido e fragile?
  • Quale materiale si ammorbidì?
  • Quale materiale rimase sempre elastico?
  • Quali materiali hanno cambiato forma?
  • Quali, invece, non hanno mai cambiato la propria forma?

 

Lavoretti che puoi svolgere a casa:

 

  • Disegna il tuo armadietto perfetto, scegli quali oggetti incollare e dividili in base alle loro caratteristiche.

 

  • Prova a inumidire con l’acqua gli oggetti della storia per capire quali materiali cambiano forma e quali la mantengono.
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Un viaggio inaspettato (inedito)

UN VIAGGIO INASPETTATO

 

Antonio e Amalia, due bambini di sette anni, stavano viaggiando in aereo con i loro genitori. Dopo un’ora di viaggio arrivò una brutta tempesta. L’aereo entrò dentro una nuvola nera e si fermò inaspettatamente, bloccato da quest’ultima. Due fulmini colpirono i due bambini e… furono trasformati in due gocce d’acqua blu scura! I bambini goccia trovarono un buchino vicino alla porta dell’aereo, si trascinarono a fatica fino a lì e decisero di tuffarsi dalla nuvola per aggregarsi alle altre gocce di pioggia che cadevano dal cielo. Caddero dentro un fiume. Amalia e Antonio furono persino sbalzati sul terreno da un’onda. I bambini non rimasero molto sul terreno perché… furono risucchiati da un albero attraverso le sue radici. Poco dopo incontrarono un omino strano, tutto verde e con la forma di un ghiacciolo; sapeva anche parlare e si chiamava Daniele. Quest’ultimo era uno zucchero e raccontò loro dove si trovavano e che cosa stava accadendo; in quel momento stavano per essere assorbiti, insieme all’acqua e ad altre sostanze minerali, dalle radici di un grande albero. Tutte queste sostanze servivano al grande essere vivente per nutrirsi! I due bambini goccia si trovavano dentro di un grande fiume di colore verde che trasportava tutte queste sostanze all’interno dell’albero: la linfa! Quest’ultima scorreva in un tubicino. Amalia, Antonio e Daniele, durante il trasporto, si sentivano come se fossero dentro un ascensore perché la linfa stava attraversando il tronco dell’albero! Durante il loro percorso attraversarono dal tronco, rami e foglie. Giunti dentro una foglia Amalia, Antonio e Daniele furono inglobati dentro una grande bolla ricca di ossigeno e riuscirono ad uscire dalla pianta perché il sole, tramite il processo di fotosintesi clorofilliana, stava facendo evaporare le molecole di ossigeno. I tre amici ruppero la bolla perché non volevano vivere per sempre al suo interno e caddero sopra un rametto vicino alla foglia. Loro volevano tuffarsi nel fiume per poter così ritornare dentro alla nuvola. Incontrarono una giraffa che stava mangiando alcune foglie e le chiesero un passaggio fino al fiume. Salirono sulla sua testa e furono trasportati. Quando si trovarono dentro l’acqua conobbero Emma, una goccia d’acqua esperta che sapeva benissimo come risalire fino alle nuvole. Seguendo il consiglio della nuova amica, Amalia, Antonio e Daniele si inserirono in mezzo alle gocce d’acqua che si trovavano a stretto contatto col cielo, si posizionarono a pancia in su e… iniziarono ad evaporare. Trasportate dal sole e solleticate dal vento, le tre gocce e lo zucchero diventarono molto amiche e, con allegria, giunsero dentro una nuvola tutta bianca. Dopo qualche ora il vento aumentò, la nuvola si riempì di gocce d’acqua sempre più scure ed entrò in contatto con un’altra simile. Le quattro amiche notarono che nella nuvola appena urtata si trovava l’aereo. Scivolando tra le due nuvole riuscirono ad arrivare vicino al veicolo. Amalia, Antonio, Daniele ed Emma provarono a spostare l’aereo dal blocco della nuvola, ma non riuscirono perché non possedevano né braccia, né mani, né gambe, né piedi. Inaspettatamente ognuno di loro fu colpito da un fulmine: Antonio ed Amalia ritornarono bambini, mentre Emma fu trasformata in una bellissima donna di quarant’anni e Daniele in un uomo muscoloso di trent’anni! Antonio e Amalia si stupirono molto per il cambiamento dei loro amici: non si aspettavano che fossero esseri umani! I quattro amici liberarono l’aereo dalla nuvola e ripresero il volo con due passeggeri in più.

 

Domande: 1) Come si chiamavano i protagonisti di questa storia? 2) Cosa successe ai bambini quando si trovarono bloccati all’interno della nuvola? 3) Dove caddero dopo che furono colpiti dal fulmine e trasformati in gocce d’acqua? 4) Chi era Daniele? 5) Quali sostanze prendeva l’albero dal terreno per nutrirsi? 6) Come riuscirono i tre amici ad uscire dalla foglia? 7) A chi chiesero il passaggio per essere trasportati fino al fiume? 8) Chi conobbero dentro il fiume? 9) Come riuscirono le gocce d’acqua a salire fino alla nuvola? 10) Cosa successe dopo che i quattro personaggi furono colpiti dai fulmini?

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La ricerca delle tane

L'inedito che ho scritto è consigliato per gli insegnanti, educatori o per i genitori che vogliono aiutare i bambini di 5-6 anni ad associare il numero alla quantità. Si tratta di un racconto matematico.

 

 

LA RICERCA DELLE TANE

 

In un paese molto lontano viveva il gattino Pietrino che voleva imparare a contare. Il micino si mise a cercare nel bosco delle tane di volpi poiché voleva trovare una tana per ciascuna delle tre amiche volpi. Loro si chiamavano Rosetta, Lauretta e Furbetta. Insieme alle sue amiche iniziò la ricerca; trovarono ben presto una bella tana situata sotto un grande sasso e, mentre Pietrino stava decidendo a chi consegnarla, Furbetta entrò al suo interno e se ne impossessò. Il gattino capì che la prima volpe aveva trovato una tana e pensò: “quante ne mancheranno?” Pietrino, Rosetta e Lauretta continuarono la ricerca delle tane. Dopo qualche ora scovarono una buca profonda in mezzo al terreno, al suo interno la tana era piccolina, calda e accogliente. Rosetta se ne innamorò e decise di sceglierla. Il gattino capì  che due volpi avevano bisogno di due tane! Il gattino e Lauretta cercarono l’ultima tana. Trovarono un grande buco tra le radici dell’albero con dentro una buca enorme e Lauretta decise di dormire lì per tutte l’inverno. Pietrino, allora, si accorse che ad ogni animale corrispondeva una tana perché le tre volpi necessitavano di tre tane!

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Adam e la visita al museo

ADAM E LA VISITA AL MUSEO

 

Adam aveva i capelli neri e pelle di color marroncino, era di origine Marocchina. Il bambino aveva 7 anni e frequentava da qualche mese la classe seconda. Per il 13 novembre era prevista una uscita scolastica, si andava a visitare un museo di storia che comprendeva tanti reperti del passato. Il bambino era in trepidante attesa, finché non arrivò quel meraviglioso giorno. Il museo era pieno di oggetti del passato, candelabri, penne con calamaio, slittini d’epoca, lumi, ceste enormi dove fare il bagno o lavare i vestiti, antiche macchine da scrivere e tanti altri reperti storici. Adam era molto emozionato e, anche se gli era stato vietato, quando non era vicino alla guida o agli insegnanti, toccava qualche oggetto. Il bambino era rimasto ammaliato dalla riproduzione di una cascina del 1800 ed iniziò a toccarla. Ad un certo punto, mentre accarezzava il muso di un mulo accadde che sentì la piccola bocca dell’animale morderlo, d’istinto ritrasse la mano e chiuse gli occhi per il dolore … immediatamente si ritrovò all’interno della cascina e davanti al mulo… come era potuto succedere? Non ebbe neanche il tempo di pensarci che sentì uno dei muli parlare: “Ciao, io sono il mulo Andrei e vivo qui da tanti anni” <<Tu- tu parli come gli esseri umani?”>> – rispose Adam impaurito. – Certamente, io sono il mulo del passato, del presente e del futuro, sono magico e, quando muoio rinasco in un’altra epoca e sempre in una cascina, fattoria didattica, zoo o azienda agricola – rispose il mulo. Poco dopo aggiunse – lo sai perché ti ho morso per trasportarti dentro questa cascina? Il bambino non sapeva cosa rispondere e provò varie opzioni: “Mi vuoi raccontare che sei bello in tutte le epoche? Mi vuoi spiegare cosa mangi? Mi vuoi far conoscere il padrone o far vedere la stalla? Andrei raccontò il motivo per cui era stato trasportato all’interno della cascina: “Ti ho morso perché ti vedevo molto interessato alla cascina ed io potrei darti tante informazioni”. Successivamente il mulo raccontò la storia dell’origine della cascina. Tanto tempo fa era molto grande e comprendeva persino un mulino per macinare il pane, un osteria ed una piccola chiesa. Si trovava accanto ad un fiumiciattolo e comprendeva alcuni locali con spazi chiusi (tante casette, il caseificio per fare il formaggio, i granai) e tanti spazi aperti (i campi per le coltivazioni, i terreni pieni di alberi da frutto). La cascina che vedeva Adam comprendeva una grande fattoria con tanti animali (maiali, mucche, galline, conigli, oche, tacchini, cavalli). La fattoria era recintata con un confine artificiale caratterizzato da una staccionata di legno; i campi, invece, erano terminavano per lo più con confini naturali (alberi di pioppi, il fiume, delle siepi). Era proprio bella! Il bambino fu accolto da una famiglia di contadini e visse dentro casa loro per parecchi giorni, imparò a prendere l’acqua dal fiume e darla agli animali, mungere le vacche, preparare il formaggio, arare e dissodare i campi, pulire le stalle, e fare tanti altri lavoretti a stretto contatto con gli animali e la natura. Un giorno decise di tornare alla vita che aveva vissuto prima della visita alla cascina, gli mancavano i suoi genitori, i compagni, i giochi al computer e l’allenamento di calcio. Fu morso dal mulo e si ritrovò nel bagno del museo; erano passati appena due minuti dal momento in cui era stato morsicato la prima volta da Andrei. Poco dopo rivide i suoi compagni ed abbracciò con intensità i suoi due amici preferiti; anche se per questi ultimi l’orologio era andato avanti solo di due minuti, Adam aveva vissuto un esperienza molto bella in una cascina del 1800 e non vedeva i suoi amici da ben 13 giorni.

 

Domande: 1) Che classe frequentava Adam? 2) In quale giorno ha avuto luogo la visita al museo? 3) Quali oggetti del passato vide il bambino nel museo? 4) Cosa successe quando Adam fu morso dal mulo? 5) Come si chiamava il mulo? 6) Quali sono gli animali presenti nella cascina? 7) Quale è il confine artificiale? 8) Quali sono i confini naturali? 9) Cosa imparò a fare il bambino dopo che fu accolto dalla famiglia di contadini? 10) Come fece Adam a ritornare nel museo dove lo attendevano i suoi compagni di classe?